La Consulta ha confermato almeno parzialmente il procedimento che prevede la dilazione e il pagamento rateale della buonuscita per i dipendenti pubblici introdotto dalla legge 147/2013 (legge di bilancio per il 2013) dal Governo Letta. La Corte costituzionale si è riunita il 17 aprile 2019 in camera di consiglio per discutere le questioni sollevate dal Tribunale di Roma sulla legittimità della normativa riguardante il pagamento differito e rateale delle indennità di fine servizio dei dipendenti pubblici. In attesa del deposito della sentenza, l’Ufficio stampa della Corte fa sapere che al termine della discussione le questioni sono state dichiarate infondate ma con esclusivo riferimento al caso di una lavoratrice in pensione per ragioni diverse dal raggiungimento dei limiti massimi di età o di servizio. In questa ipotesi, la Corte ha ritenuto non irragionevole il regime restrittivo introdotto dal legislatore, che prevede la liquidazione delle indennità nel termine di 24mesi e il pagamento in rate annuali. Restano quindi impregiudicate le questioni sul pagamento delle indennità nel termine di 12 mesi, e sulle relative rateizzazioni, per i pensionati che hanno raggiunto i limiti massimi di età o di servizio. Leggi il comunicato stampa del 17.04.2019
17 Giugno 2019
categorie: SENTENZE